Risultati sempre più di successo, quelli registrati da “Da Chicco a Chicco”, il progetto implementato da Nespresso in collaborazione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) per favorire il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio sul territorio italiano.
Quello per garantire una seconda vita alle capsule esauste attraverso il loro riciclo è un impegno preso da Nespresso nel nostro Paese più di dieci anni fa, quando ha lanciato il primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule usate in alluminio, forte di un approccio alla sostenibilità, ambientale e sociale, che guida l’azienda da oltre 30 anni e nella consapevolezza che il caffè possa essere davvero una forza al servizio del bene comune, in grado di influire positivamente sulle comunità, sull’ambiente e sul clima. Principi che Nespresso ha messo al centro delle sue strategie adottando un modello di business rispettoso del Pianeta, e che le ha consentito anche la recente certificazione come azienda B Corp.
In Italia, questo si è tradotto anche con la modifica immediata dello statuto in Società Benefit, nonché nella continuità di azioni e impegno portati avanti grazie al programma “Nespresso per l’Italia”, per sostenere il patrimonio ambientale, sociale e culturale che rende speciale l’Italia, e di cui il progetto “Da Chicco a Chicco” fa parte.
Si parte da Milano, dove lo scorso anno sono state recuperate 220 tonnellate di capsule esauste, +28% rispetto al 2020, per arrivare a Roma che, con 200 tonnellate, ha incrementato del +25% rispetto al 2020 le tonnellate di capsule recuperate. Ottimi risultati raggiunti anche a Piacenza, Parma e Reggio Emilia: 160 tonnellate, per un +18% rispetto all’anno precedente, seguite dal territorio di Como, Brescia e Bergamo, che con 112 tonnellate di capsule esauste raccolte segnano un +31% rispetto al 2020. Genova, con oltre 69 tonnellate, registra un +17% rispetto all’anno precedente, mentre Venezia incrementa le tonnellate di capsule esauste recuperate del 28%, con le 53 tonnellate raccolte nel 2021. Padova e Trieste insieme hanno raccolto nel 2021 46 tonnellate di capsule (+38%) e Monza quasi 42 tonnellate, +73% se paragonate alle 24 del 2020. Sono oltre 40, invece, le tonnellate recuperate a Varese (+9%) contro le quasi 39 di Treviso (+2%).
Napoli e Palermo hanno registrato un ottimo incremento percentuale: se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di una tonnellata di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 tonnellate (+324%).
Stesso trend per Palermo, dove le capsule recuperate sono state oltre 4, +139% rispetto ai 1.740 kg del 2020.