La direttiva era quindi molto attesa e, fortunatamente per chi svolge quest’attività secondo quanto disposto dalla Legge 242/2016, si è rivelata molto più blanda di quanto annunciato dallo stesso vice premier.
In realtà, la direttiva fornisce solo delle linee guida affinché gli organi di controllo svolgano un’attività serrata di verifiche sul territorio, per appurare che i negozi di cannabis, fisici ed automatici, vendano esclusivamente quanto è legale e che lo facciano in regola con le normative comunali e regionali relative alle attività commerciali.
Gli organi preposti ai controlli dovranno rendere conto del lavoro svolto sul territorio e delle iniziative intraprese in caso di infrazione alle regole, presentando un report dettagliato al Ministero.
Leggi qui la Direttiva in versione integrale