02-09-2015 – Nestlé risponde con una nota agli allarmismi diffusi negli scorsi giorni, secondo i quali ci sarebbe il rischio di licenziamenti per la sede Perugina di San Sisto.
Secondo quanto affermato da alcuni rappresentanti delle forze sindacali, il numero di dipendenti a rischio si aggirerebbe intorno alle 300 unità, cosa prontamente contestata dall’azienda come si evince dalla nota appena diramata:
“Come abbiamo avuto modo di illustrare più volte alle rappresentanze sindacali, il mercato dove opera Perugina è in contrazione da tempo. Questo ha comportato un’inevitabile contrazione dei volumi dello stabilimento a cui l’azienda, in accordo con i sindacati stessi, sta facendo fronte senza intaccare i livelli occupazionali. Il numero di 300 esuberi è un’elaborazione di fonte sindacale che non ha riscontro in nessuna comunicazione intercorsa con loro.”
Per tranquillizzare gli animi, Nestlé conferma che con il rientro post pausa estiva, il ricorso ai contratti di solidarietà viene interrotto e gli addetti riprendono la regolare attività per la stagione 2015-2016.
Nestlé, inoltre, conferma l’impegno a sostenere la produzione del sito di San Sisto – i cui volumi sono previsti in linea con quelli della scorsa stagione – pur avendo necessità di differenziare su più prodotti e non strettamente su quelli tipici del brand. Ciò nonostante, Nestlé ricorda di aver investito molto proprio sul marchio Perugina in occasione di EXPO, in modo da dargli maggiore visibilità presso operatori e consumatori sia italiani che esteri.
Nonostante le rassicurazioni, i rappresentanti delle forza sindacali pressano per un chiaro piano industriale e un confronto costruttivo con la proprietà, previsto per il 9 ottobre quando in Confindustria Perugia incontreranno il direttore generale della Divisione Dolciari di Nestlé Italiana, Corrado Castrovillari.
Lo stand Perugina a EXPO 2015
