Le Eco-Caps Lavazza, disponibili per il sistema a Modo Mio e per il compatibile Nespresso, sono state realizzate con un innovativo biopolimero compostabile, certificato TUV Austria Industrial, e secondo lo standard internazionale EN 13432. Una volta esauste, le capsule vanno avviate nei centri di compostaggio, dove si biodegradano in 180 giorni, diventando compost.
Nel caso del Regno Unito, Paese che vede il lancio della novità Lavazza, l’azienda ha stretto un accordo con la società TerraCycle, che allestirà una serie di punti di raccolta, dove i consumatori potranno consegnare le capsule dopo l’utilizzo. I punti di consegna potranno essere trovati su una mappa interattiva del sito web TerraCycle. Il Programma prevede che ai consumatori che consegneranno le capsule esauste verranno “regalati” punti, in base alla quantità di capsule smaltite, che potranno essere trasformati in donazioni monetarie a favore di enti o associazioni benefiche no profit a scelta dei consumatori.
Sebbene sia noto che il Regno Unito è uno dei Paesi europei in cui si consumano più caffè (circa 95 milioni) con una crescente tendenza ad utilizzare sistemi in capsula, ci si chiede come mai Lavazza non abbia lanciato le sue Eco-Caps prima in Italia e poi all’estero (dopo il Regno Unito, toccherà a Francia e Germania). Probabilmente perché in questi paesi vi è una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali e si è meno pigri che da noi.
Pietro Mazzà, responsabile marketing dei canali home e OCS e Vending di Lavazza, ha così dichiarato:
“Le nuove Lavazza Eco-Caps vanno a sostituire l’intera gamma di capsule per uso domestico in UK, Germania e Francia, senza alcuna variazione di prezzo: è un importante investimento in cui l’Azienda crede fermamente, a conferma di un impegno verso l’eccellenza, la qualità e lo sviluppo sostenibile.”
Una scelta naturale perché, come aggiunge David Rogers, Direttore Generale Lavazza in UK “Per Lavazza la sostenibilità è pienamente integrata nella strategia aziendale.”