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Perugina. Crollano i volumi, aumentano i rischi

05-02-2015 – Nuovo allarme per la Perugina di San Sisto dopo il calo dei volumi produttivi del 2014 e le previsioni di un ulteriore calo per il 2015 che dovrebbe portare la produzione ai minimi storici delle 25.000 tonnellate.
Nonostante l’impegno della Nestlè a mantenere la forza lavoro attraverso la sottoscrizione dei contratti di solidarietà, continuando in questa direzione non vi saranno i presupposti affinché lo stabilimento riprenda a crescere, garantendo così continuità lavorativa e possibile ripresa.
Secondo il sindacato RSU, ciò che manca da parte della Nestlè è la volontà di investire nel sito produttivo di San Sisto come dimostrerebbe il suo atteggiamento distaccato nei confronti della “vertenza Perugina” sollevata già nello scorso autunno.
Al contempo la Rsu sollecita le forze istituzionali nazionali e locali affinché intervengano in questa difficile situazione che mette a rischio la sopravvivenza di molte famiglie umbre.
L’allarme lanciato dai sindacati ha trovato l’immediata risposta della presidente della regione Umbria Catiuscia Marini, la quale ha convocato i vertici della multinazionale attraverso una lettera inviata al responsabile delle relazioni industriali di Nestlé Italia, Gianluigi Toja. In essa si legge:
Nel corso degli ultimi mesi la riduzione dei volumi produttivi è stata affrontata attraverso la stipula di contratti di solidarietà. Ritengo pertanto necessario, stante anche il tempo intercorso dall’attivazione degli ammortizzatori sociali e le preoccupazioni evidenziate dalle organizzazioni sindacali in ordine alle prospettive produttive, la disponibilità ad un incontro da tenersi in tempi molto brevi“.

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