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Piacenza. Aumenta il prezzo del caffè al bar

16-03-2015 – La FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercenti, aderente a Unione Commercianti, sezione provinciale di Piacenza,dà il proprio totale sostegno ai titolari di bar e caffetterie che avrebbero deciso l’aumento della tazzina di caffè, portandola a € 1,20. Una decisione che sta prendendo piede anche in molte altre città della Penisola.
A ulteriore sostegno, la Federazione si è impegnata a spiegare ai consumatori/clienti dei bar piacentini, le motivazioni che giustificano il rincaro, come si evince dalle parole del presidente Cristian Lertora:
Negli anni scorsi, la maggiorazione del costo del caffè applicato dai rivenditori era stata volutamente assorbita dai pubblici esercenti in considerazione della difficoltà economica in cui si trovavano i consumatori, quindi un’azione di grande responsabilità sociale che ha voluto significare l’attenzione alla clientela da parte dei somministratori.
Un’attenzione sostenuta anche da FIPE che ha sempre suggerito ai propri iscritti di fare il massimo per poter andare incontro ai propri clienti. Oggi, però,  io e mie Consiglieri, tutti baristi e ristoratori, ci siamo resi conto che la situazione non è più sostenibile. I colleghi non sono più in grado di procrastinare l’aumento della tazzina di caffè perché troppi sono gli oneri ai quali i baristi deve fare fronte, anche a seguito di questa crisi economica che ovviamente non solo non ha ridotto le spese ma anzi, al contrario, le ha, in alcuni casi, enormemente accresciute.

È giusto che i nostri clienti sappiano che un barista oggi si trova ad affrontare l’aumento delle spese di gestione, dello smaltimento dei rifiuti, delle utility, delle assicurazioni, degli affitti, del personale, delle materie prime, di alcune tasse locali; tutti elementi che hanno inciso sulla decisione di FIPE – Piacenza di consigliare di adeguare il prezzo della tazzina di caffè. Per onor di cronaca occorre ricordare che l’ultimo incremento del costo del caffè al bar risale al 2002 quando il prezzo del quotidiano viaggiava con quello della tazzina.
Nel 2010 il giornale è aumentato ed il caffè no, oggi l’aumento che come FIPE ci sentiamo di suggerire sarà proposto in dimensioni contenute a 0,20 centesimi, ma, lo ripeto, questo aumento consigliato nasce dall’incremento sconsiderato dei costi oltre all’iva che in questi anni abbiamo dovuto sopportare.
Naturalmente ogni barista sarà libero di fare come meglio riterrà, ma questo è quello che noi ci sentiamo di consigliare. Quindi la tazzina costerà di più ma tutti gli operatori si augurano che la clientela sappia comprendere le motivazioni e sappia apprezzare che l’impegno che gli esercenti assumono è quello di mantenere alta la qualità della miscela e del servizio
“.

Tutte le motivazioni/giustificazioni  esposte a sostegno dell’aumento del prezzo del caffè al bar e che abbiamo volutamente evidenziato, non sono altrettanto valide per i gestori dei distributori automatici? 

 

 

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