Per comprendere quanto sta accadendo tra i sindaci veneti in seguito ad una proposta di legge per l’autorizzazione alla vendita di vino e birra attraverso distributori automatici occorre fare una premessa.
Mentre la norma nazionale stabilisce che tale divieto riguardi solo la fascia oraria dalle 24 alle 6 del giorno dopo, in Veneto la vendita di alcolici nei distributori automatici non è permessa.
È accaduto che in occasione del Consiglio per le Autonomie Locali del 20 ottobre, il vicepresidente del Consiglio Regionale Nicola Finco ha presentato il progetto di legge n°95, con il quale chiede di derogare a tale divieto, autorizzando la somministrazione di bevande alcoliche anche nella fascia notturna, tra mezzanotte e le 7 del mattino, attraverso distributori automatici.
La proposta ha sollecitato la reazione di molti sindaci che hanno richiamato l’attenzione sulle problematiche che nascerebbero in seguito alla vendita autorizzata di alcolici: dai rischi per la sicurezza stradale al pericolo di incentivarne il consumo da parte dei più giovani.
“L’idea nasce dall’esigenza di alcune cantine, soprattutto medio piccole che non sono sempre aperte. La vendita di alcolici attraverso distributori automatici a oggi, in Veneto, non è consentita. La norma nazionale prevede, invece, che si possa autorizzare fino alla mezzanotte e dalle 6. Naturalmente sempre con la tessera sanitaria, come per le sigarette per restringere la possibilità agli adulti. In Cal, inizialmente si è capito che avremmo autorizzato la vendita di alcolici anche a minori di notte. Non è così”.
In altre parole, l’obiettivo sarebbe quello di dare supporto all’economia locale, sostenendo le attività anche nelle ore in cui i punti vendita sono chiusi.
La proposta è al vaglio del Consiglio Regionale che con ogni probabilità la farà passare se l’installazione dei distributori automatici verrà autorizzata solo all’esterno delle cantine vitivinicole e delle produzioni di birra artigianale.