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Primi segnali positivi per Nestlé Perugina

01-03-2017 – In occasione dell’incontro del 22 febbraio presso la sede di Confindustria Perugia, al quale hanno partecipato sia le rappresentanze sindacali che alcuni membri della proprietà Nestlé Perugina, si è delineato un andamento finalmente in positivo delle vendite, un trend che lascia ben sperare per la difficile situazione in cui si è trovato lo stabilimento di San Sisto negli ultimi anni.
Segno che il piano industriale avviato da Nestlé sta cominciando a dare i suoi frutti, sebbene per il 2016 si registrino ancora alcuni segni negativi, le performance in generale e quelle di alcuni prodotti in particolare indicano una ottimistica inversione di tendenza. Bene il Tablò che ha segnato un +40% del fatturato in Italia e i Baci Perugina che hanno letteralmente conquistato i consumatori di Paesi quali USA, Australia, Brasile, Cina e Canada che hanno determinato un aumento del fatturato del 60%.
Alla luce di questi segnali positivi, la RSU e i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno immediatamente riportato all’attenzione la situazione dei lavoratori dello stabilimento umbro, attualmente in cassa integrazione per 18 mesi, per i quali chiedono un aumento delle ore lavoro, una volta terminato il periodo subordinato agli ammortizzatori sociali.

Perugina
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