La decisione – se diventasse ufficiale – fa seguito alle pressioni dell’industria di riferimento che sta combattendo contro le due accise sin dall’inizio, riuscendo ad ottenerne una riduzione: la plastics tax era fissata, infatti, a 1 euro per ogni chilogrammo di materiale plastico prodotto, riducendosi a 0,45 centesimi grazie alle proteste e agli interventi presso il Ministero di imprenditori e associazioni di categoria.
La plastics tax dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio e la sugar tax ad ottobre.
Il loro slittamento al prossimo anno costerebbe alle casse dello Stato circa 200 milioni di euro, una perdita tutto sommato sostenibile per lo Stato che, in questo momento storico disastroso per l’economia, darebbe un minimo di respiro a tutti i comparti interessati.