La GEDAP è una società di gestione del Lazio, che ha sede nella provincia di Viterbo, ed è attiva nel comparto da oltre 20 anni, nel corso dei quali si è distinta per la capacità di stare al passo col mercato, attraverso l’innovazione dei processi, delle tecnologie e della qualità del servizio. L’azienda rivolge altrettanta attenzione all’impatto della sua attività sul territorio e sull’ambiente e a tale proposito ha sviluppato un progetto che si pone l’obiettivo di ridurre gli sprechi di caffè esausto, proveniente dai distributori automatici.
Da sempre attenta alle tematiche ambientali, la Gedap è partita dai fondi di caffè – prodotto 100% organico e ricco di proprietà – per riuscire a chiudere il cerchio e rimettere in circolo un rifiuto trasformandolo in una risorsa.
Questo perché il caffè rappresenta il prodotto più consumato nella Distribuzione Automatica, con l’86% dei volumi delle bevande calde, che corrispondono a 2,8 miliardi di consumazioni (+1,68%), come se tutti gli italiani maggiorenni in media consumassero almeno più di un caffè alla settimana davanti al distributore. Il caffè in grani è il più utilizzato nel mercato, con una quota dell’84% e il consumo aumenta ancora nell’ultimo anno: + 1,2%.
Interverranno il Magnifico Rettore dell’Università della Tuscia, Prof. Stefano Ubertini, il Direttore del DAFNE – Prof. Nicola Lacetera, il Presidente del Corso di Laurea in Economia Circolare Prof. Enrico Maria Mosconi.
Quello di Gedap rappresenta un ulteriore esempio di come l’attività della Distribuzione Automatica possa inserirsi in un discorso di circular economy: riciclare palette e bicchieri grazie al progetto RiVending può sposarsi perfettamente con un progetto di riutilizzo dei fondi di caffè, come quello di Gedap, in modo che prendere un caffè al distributore automatico possa essere davvero ad impatto zero.