Il ricorso al TAR era stato richiesto da Assobibe, Confida, Italgrob e Mineracqua in solido, ma i tempi previsti rimandano tutto alla prossima stagione balneare, lasciando invariato il decreto regionale attualmente in vigore.
Mentre il presidente della regione Puglia gioisce della vittoria, in un comunicato stampa congiunto le 4 associazioni, che rappresentano gli operatori del Settore toccati dall’ordinanza e restano in attesa della decisione del TAR nel 2020, affermano:
“Si registrano decisioni del Consiglio di Stato contrarie ad ordinanze comunali “plastic free”, da ultimo il caso di Teramo. Le associazioni ricordano che il diritto comunitario ha ben precisato divieti e tempistiche sulla plastica monouso e sarebbe auspicabile che sul territorio nazionale si applicasse ciò che ha votato e approvato il Governo italiano a Bruxelles, sulla Direttiva emanata nel 2019. Iniziative continue, diverse e articolate rischiano di alterare il mercato, la concorrenza con danni alle imprese e loro lavoratori“.