Competitive Data ha pubblicato sul suo blog monitoraitalia.it l’analisi del mercato delle cialde e capsule per caffè in Italia dal 2017 al 2022.
Le aziende considerate nel report detengono una quota di mercato aggregata del 94,6% a valore, dell’ 89,6% a volume, e sviluppano un fatturato aggregato totale (tutti i canali, tutti i prodotti) di 4.629 mln di euro.
LO SCENARIO COMPETITIVO
Quel che è avvenuto è stato il cambio di paradigma, da mero inserimento in gamma (e in sordina) delle capsule compatibili, ad investimenti crescenti, mirati, coerenti, ed omogenei con i valori del brand, in termini di comunicazione ma anche di packaging, e strategie di posizionamento molto attente.
Se guardiamo ai volumi le distanze si assottigliano ulteriormente, con le prime che passano dal 48,8% del 2018 al 45,5% del 2019, e le seconde dal 25,1% al 27,9%.
Il mercato ha premiato, e sta premiando, quelle aziende che sono presenti sullo scaffale, fisico e digitale, con tutti i principali sistemi di capsule compatibili, sfruttando sia i canali di vendita tradizionali, ma soprattutto quelli più innovativi legati al commercio elettronico, che tanta importanza stanno rivestendo proprio nel 2020, in tempi di emergenza Covid-19.
Questa situazione ha costretto le torrefazioni leader, a dover per la prima volta competere anche sul fronte della leva prezzo, senza però smettere di differenziarsi dalla concorrenza, continuando ad investire sui propri sistemi mediante il lancio di nuove miscele esclusive o monorigine, packaging più accattivanti, l’accoglimento delle istanze della sostenibilità, che riguardino la materia prima caffè o la compostabilità, biodegradabilità, riciclabilità, dell’involucro.
La cooperazione può riguardare anche i canali di vendita, ed anche qui gli esempi non mancano, con le operazioni di consolidamento e rafforzamento che stavano avvenendo sul canale vending-OCS, ma che giocoforza dovranno essere riconsiderate dopo gli stravolgimenti di mercato dettati dalle misure emergenziali anti Covid-19, e che in buona percentuale rimarranno strutturali. Un esempio su tutti ci viene fornito ancora una volta dalla global coffee alliance tra Starbucks e Nestlè, e l’opportunità che questa ha dato al Gruppo Nestlè-Nespresso di entrare nel mercato delle capsule compatibili e fronteggiare la concorrenza direttamente sul trade moderno, sfruttando il grande potenziale del co-branding con Starbucks, ma soprattutto evitandole l’importante investimento che si sarebbe reso necessario per lanciare un sotto-brand dedicato.
IL MERCATO
La produzione di caffè monoporzionato, che include anche l’importazione di capsule speciali delle multinazionali estere, cresce del +3,5% a valore nel 2019, attestandosi a 1.331,0 milioni di euro. Le esportazioni, dopo la flessione del 2018, riprendono il normale percorso di crescita e si attestano a 334,0 milioni di euro, in crescita del +4,4%.
La crescita del mercato interno è stata del +3,2%, per un controvalore di 997,0 milioni di euro.
Come preannunciato sopra, le capsule originali fanno registrare una flessione del -1,9% a valore nel 2019, mentre le capsule compatibili crescono del +23,4%.