Il Settore si è preparato affinché le macchine venissero utilizzate in piena sicurezza: sia formando il proprio personale, che indicando alle direzioni scolastiche le poche semplici regole da seguire e far seguire, affinché docenti e studenti non dovessero rinunciare ad un servizio importante per affrontare le ore di studio e di lavoro.
Sin da subito, però, la macchina della scuola ha assunto posizioni eterogenee nei confronti dei distributori automatici, decidendo o per un loro utilizzo regolare e regolato o per un accesso ad orari scaglionati o, purtroppo in molti casi, per una sospensione totale del servizio. Quest’ultima presa di posizione ha costretto molti gestori a ritirare le macchine, rimaste in stand by per molti mesi in attesa della ripresa, e sopportare ulteriori perdite di fatturato, che vanno ad assommarsi a quelle causate dalla riduzione del personale in aziende e uffici, vuoi per tagli vuoi per smart working.
Forse, più semplicemente, si tende a lavarsene le mani, togliendo senza troppi scrupoli un beneficio a chi vive all’interno della scuola e a chi di quelle battute ha bisogno per far vivere le proprie aziende.
Manca la volontà di tornare alla normalità, accettando le nuove regole e adoperandosi affinché vengano seguite. Per il bene di tutti.
Il nostro apprezzamento va ai dirigenti scolastici che, al contrario di altri, hanno fatto proprie le regole indicate dal Settore – CONFIDA in prima linea – ritenendole valide e hanno deciso che la scuola dovesse ripartire, offrendo tutti i servizi al 100%.
A mero esempio, mettiamo a confronto le circolari emanate da due istituti, a riprova dei due diversi atteggiamenti in cui la scuola si divide nei confronti del servizio Vending.