Con un fatturato nel 2019 di 355,64 milioni di euro (+14%), 38.796 tonnellate di prodotto vendute (pari a 957 milioni di pezzi) Loacker si conferma azienda leader nel segmento della biscotteria, dove a fare da traino sono senza dubbio i famosi wafer, esportati in tutto il mondo. L’azienda altoatesina è, infatti, presente in 118 Paesi del mondo, sebbene la quota maggiore di mercato sia l’Italia con il 56,5%, seguita da Arabia Saudita, Australia, Israele, USA, Corea del Sud, Cina, Germania, Emirati Arabi e Kuwait.
Loacker è proiettata verso un futuro di ulteriore crescita, un’inclinazione che passa prima di tutto attraverso la continua innovazione tecnologica: nei due stabilimenti produttivi ad Auna di Sotto in Italia e Heinfels in Austria, gli ingredienti vengono lavorati in modo completamente automatico, ma nonostante la modernissima tecnologia, la mentalità artigianale in fase di produzione riveste una fondamentale importanza. I macchinari vengono quindi adattati agli elevati standard di qualità artigianale e vengono progettati, costruiti e implementati presso la Loacker. Alcune fasi di lavorazione, come ad es. il taglio dei baccelli di vaniglia, vengono effettuate ancora oggi a mano.
L’ulteriore internazionalizzazione è un altro importante tassello dei progetti di crescita dell’azienda, insieme all’apertura sul territorio di nuovi Loacker Cafè, un concept originale che unisce le caratteristiche della caffetteria tradizionale a quelle del brand store, un luogo in cui gustare le prelibatezze fatte in casa, come le fresche specialità di wafer, pasticceria e cioccolato e, contemporaneamente scoprire l’intero assortimento fatto di articoli di merchandising, confezioni speciali stagionali e prodotti esclusivi del Café.
Infine, lo sviluppo futuro punterà all’ingresso in altri segmenti come la pasticceria e in altri canali, come l’horeca e l’e-commerce, come ha dichiarato Sven Rossi, Business Director Italy.