Home Attualità Italia Saltano gli accordi Perugina-Nestlé: lavoratori in stato di agitazione

Saltano gli accordi Perugina-Nestlé: lavoratori in stato di agitazione

13-06-2017 – Sono risultate tutte fondate le preoccupazioni degli amministratori locali e dei sindacati sul possibile “tradimento” del patto tra i vertici Nestlé e i lavoratori dello stabilimento Perugina che, qualche giorno fa hanno dichiarato lo stato di agitazione.
La Rappresentanza Sindacale Unita (RSU) ha risposto con un comunicato dai toni molto forti alle dichiarazioni dell’ amministratore delegato Nestlé Italia Leo Wencell, il quale, dopo un incontro tenutosi lo scorso 6 giugno presso la sede di Confindustria Umbria, ha reso esplicita la volontà dell’azienda di voler procedere ad un riassetto dell’organico.
Wencell, infatti, ha fatto sapere che a giugno 2018, al termine dell’accordo stipulato con i sindacati in vista del piano di rinnovamento dello stabilimento Perugina – che prevedeva la cassa integrazione a rotazione degli operai – Nestlè procederà ad un “riequilibrio occupazionale”, ovvero, taglierà circa 340 posti di lavoro; un numero davvero alto se si tiene conto che attualmente gli impiegati a San Sisto sono circa 870.
Sebbene la multinazionale promette di ricollocare i lavoratori in altri stabilimenti, i sindacati non abbassano la guardia, soprattutto per salvaguardare un marchio fortemente legato al capoluogo umbro.
Nella nota diffusa negli scorsi dai rappresentanti sindacali della Perugina si legge: “Ancora una volta Nestlé straccia completamente l’accordo firmato un anno fa che aveva la finalità di riassorbire gli esuberi e di gestire eventuali situazioni di criticità senza impatti sociali. Quello che invece emerge è la visione da parte della multinazionale di voler fare della nostra una ‘fabbrichetta da sottoscala’” e ancora: “A Perugia serve il lavoro e questo lo devi trovare tu. La responsabilità sociale di una multinazionale nei riguardi di un territorio è anche questa”.
Per ulteriori sviluppi della vicenda non resta che attendere l’esito del tavolo di discussione convocato a Perugia dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, dove si confronteranno istituzioni locali, organizzazioni sindacali Perugina e vertici Nestlé.

Perugina
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