14-03-2018 – Lanciato e portato a termine il piano di ristrutturazione della Vicenzi, si sperava e si credeva che l’azienda avrebbe rilanciato lo stabilimento di Villalba di Atella in Lucania, dove già dallo scorso luglio i lavoratori sono in parte senza alcun sussidio, mentre alcuni godono dell’assegno di mobilità che scadrà a fine luglio.
L’atteso reintegro e la ripartenza della produzione hanno avuto un triste epilogo quando la Vicenzi ha smontato le 4 linee produttive portandole in altri siti del Gruppo e lasciando la fabbrica in uno stato di progressivo degrado. Il colpo finale si è avuto alla notizia che l’azienda veronese intende costruire un nuovo stabilimento, ma non in Lucania. Se così dovesse essere per gli ex dipendenti non ci sarebbe possibilità di ritornare al proprio posto e, considerata l’età media che si aggira intorno ai 50 anni e l’area geografica che non offre molte possibilità di sbocco, la situazione diventerebbe una vera e propria piaga sociale, difficile da risanare.
Inapplicabile ogni forma di sussidio, i lavoratori non possono che sperare in un ripensamento da parte del Gruppo.
