08-11-2018 – Oltre 200 imprenditori hanno partecipato a Roma, presso la sede di Confcommercio–Imprese per l’Italia, alla settima edizione degli “Stati Generali del Vending 2018”, l’evento annuale organizzato da Confida – Associazione Italiana Distribuzione Automatica – e dedicato alle aziende del comparto della Distribuzione Automatica.
Un settore leader a livello europeo in cui operano 3mila aziende di gestione che occupano oltre 33mila lavoratori con 810mila distributori automatici installati in tutta Italia e che sviluppa un giro d’affari tra mercato automatico e mercato porzionato (caffè in capsule e cialde) di 3,5 miliardi di euro con 11 miliardi di consumazioni annue.
Gli “Stati Generali del Vending”, che hanno lo scopo di affrontare e condividere i temi di più stringente attualità del settore con i rappresentanti delle istituzioni e gli stakeholder, sono stati aperti dal presidente di Confida, Massimo Trapletti, e hanno visto la partecipazione di Massimo Garavaglia, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze, della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco e del vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate Paolo Savini.
“Gli Stati Generali del Vending – spiega il presidente di Confida Massimo Trapletti – sono un evento che si è accreditato, anno dopo anno, come un momento fondamentale di riflessione sul settore della distribuzione automatica nel quale vengono trattate le tematiche di più stringente attualità e interesse per le imprese del nostro comparto. In questa edizione è stato particolarmente proficuo il dialogo con l’Agenzia delle Entrate sull’introduzione della memorizzazione elettronica e sull’invio telematico dei corrispettivi del vending. È stata inoltre l’occasione di discutere di sostenibilità presentando il progetto RiVending con cui il settore vuole dar vita ad un’economia circolare nel nostro settore.
L’evento è stato introdotto dal vicepresidente vicario di Confcommercio e presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani, che ha parlato di “periodo economico complesso che stiamo attraversando: come Confcommercio siamo soddisfatti di quanto fatto dal Governo per quanto concerne le clausole di rappresentanza, ma allo stesso tempo siamo preoccupati per quanto sta succedendo sul fronte dello spread e del rating. Il nostro auspicio è che si vada oltre gli interessi personali recuperando la buona educazione e promuovendo il bene collettivo“.