Il bottino, che ha facile sbocco sul mercato nero, è stato trasferito dalla torrefazione ad un furgone, utilizzando i mezzi dell’azienda, da dove è partito per chissà quale destinazione. La scoperta è stata fatta alla riapertura, denunciata e seguita dall’avvio delle indagini che, fino a questo momento, non hanno portato al ritrovamento della refurtiva.
La torrefazione Ottolina vanta oltre 70 anni di attività cominciata, come spesso accade in questo settore, da una piccola bottega artigianale, cresciuta a partire dagli anni ’60 grazie alla lungimiranza della proprietà, passata di padre in figlio, che ha saputo cogliere i trend del mercato, rispondendo con prodotti ad hoc.
Oltre ad un’offerta di qualità per il canale domestico e per l’Ho.Re.Ca., l’azienda produce una gamma di caffè porzionati e si è lanciata nel segmento delle caffetterie non solo come fornitore ufficiale da oltre 20 anni della catena di Mccafè e McDonald’s in Italia, ma anche sviluppando più di recente un proprio concept di caffetteria.