23-11-2016 – All’istituto Pininfarina di Moncalieri, in provincia di Torino, i prezzi degli snack del bar e dei distributori automatici non sono aumentati, anzi sono gli stessi di 6 anni fa, quando il servizio è stato assegnato con regolare gara d’appalto.
Eppure, un intraprendente studente è riuscito a mettere in piedi un mercato parallelo smerciando sottobanco merendine più economiche di quelle vendute ufficialmente nella scuola. Per riuscire a praticare prezzi competitivi, il ragazzo faceva vere e proprie indagini di mercato girando punti vendita di ogni genere per scovare il prezzo migliore dopo di che, applicando il suo margine di guadagno, rivendeva gli snack ai compagni.
La faccenda risale già allo scorso anno scolastico e già allora, scoperto il giro, il ragazzo venne sospeso e perse l’anno. A quanto pare, però, la lezione non servì visto che anche quest’anno è stato beccato a mercanteggiare e, di conseguenza, è stato di nuovo sospeso col rischio di perdere ancora una volta l’anno.
Una platea costituita da 1.700 studenti deve essere stata una tentazione troppo forte per l’intraprendente diciassettenne che – bisogna ammettere – mostra spiccate doti imprenditoriali, al punto che il rischio di rimetterci un altro anno non lo ha spaventato affatto.
Il preside questa volta è stato più duro e sta valutando un provvedimento disciplinare esemplare anche perché la vendita di prodotti alimentari non controllati potrebbe comportare rischi per la salute degli studenti: e, se per risparmiare sugli acquisti, il ragazzo si rifornisse di prodotti mal conservati o scaduti?
E intanto i gestori devono seguire rigide regole per la conservazione, il trasporto e il controllo dei prodotti alimentari dei distributori automatici; eliminare quelli troppo grassi, troppo zuccherini, con olio di palma… inserire frutta e yogurt (il più delle volte ritirati scaduti e non consumati), alimenti gluten-free, per vegani, del territorio, biologici, certificati…
