Avevamo sperato nella cancellazione definitiva di plastics e sugar tax, anche alla luce di quanto ci era stato promesso dai rappresentanti di governo intervenuti agli Stati Generali del Vending del novembre 2022, ovvero un mese dopo la formazione dell’attuale governo in carica. Invece, per la sesta volta, nella bozza della Legge di Bilancio si è deciso per il rinvio da gennaio a luglio 2024, un’ulteriore proroga che destabilizza il mercato e gli operatori della filiera che continuano a sentire il peso di questa “inutile” spada di Damocle.
Lo sottolinea Assobibe, l’associazione italiana dell’industria delle bevande analcoliche, che con queste parole del presidente Giangiacomo Pierini, così risponde: “L’industria delle bevande analcoliche apprende della decisione del Governo di rinviare l’entrata in vigore della Sugar tax a luglio 2024. Una notizia che fa prendere fiato ma non evita ulteriori difficoltà a imprese e cittadini, alle prese con un’inflazione che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. Oggi come ieri rimane l’urgenza di una cancellazione definitiva, per contribuire ad allentare lo stato di incertezza che grava sul comparto delle bibite analcoliche, e a cascata su tutta la filiera, bloccando investimenti, innovazione e crescita economica. Questa imposta non ha ragion d’essere visto il calo costante di vendite di bevande zuccherate in Italia e il taglio del 40% dello zucchero immesso in consumo negli ultimi anni attraverso protocolli siglati con il Ministero della Salute. Inoltre si applica alle sole bibite analcoliche, anche quando prive di zucchero, con stime di gettito sbagliate e irrealistiche su un comparto già penalizzato dall’aliquota IVA al 22% rispetto alla media UE del 16%”.
Alla replica di Assobibe fa eco quella di Luca Busi, Amministratore delegato di Sibeg Coca-Cola – azienda siciliana che dal 1960 produce, imbottiglia, sviluppa e distribuisce nell’Isola in esclusiva le bevande di The Coca-Cola Company: “Plastic e Sugar Tax: siamo al sesto rinvio. Un nodo che ancora non è stato sciolto e che ogni anno, puntualmente, disallinea i nostri piani di sviluppo incombendo come una minaccia sul futuro. Queste tasse ormai da troppo tempo tengono in ostaggio imprenditori e lavoratori, rallentando la programmazione e destando forte preoccupazione. Se Sugar e Plastic Tax dovessero entrare in vigore a luglio del 2024, Sibeg – che in Sicilia pesa lo 0,04% del PIL, generando 36 milioni di reddito sul territorio – oltre a un inevitabile calo di vendite del 30%, con importanti ricadute sul fatturato e con 151 posti di lavoro a rischio, sarebbe costretta a un aumento dei prezzi al consumo (su bevande vegetali, succhi, the e bibite analcoliche) del 25%, proprio nei mesi di alta stagione. Dopo questo trimestre anti-inflazione avremmo uno scenario inverosimile e inaffrontabile, che è necessario scongiurare per preservare da un lato gli investimenti, dall’altro una contrazione degli acquisti di materie prime. Chiediamo ancora una volta un intervento urgente per cancellare Sugar e Plastic tax: basta con le proroghe, che non fanno altro che prolungare un attesa che si protrae ormai dal 2019”.