Secondo l’European Economic and Social Committee, un organo consultivo dell’Unione europea, nei cassetti delle case europee giacciono oltre 700 milioni di smartphone non più utilizzati, perché mal funzionanti o obsoleti.
Si tratta di apparecchiature elettroniche che andrebbero smaltite correttamente ma, un po’ perché occupano poco spazio, un po’ per pigrizia, si tende ad abbandonarle in qualche angolo della casa o dell’ufficio, in attesa di deciderne il destino. Eppure, si tratta di apparecchiature che, una volta ricondizionate, potrebbero avere una seconda vita.
Quest’idea ha spinto due aziende, la startup israeliana Cellomat e la società finlandese Swappie, ad individuare un canale di semplice utilizzo per recuperare gli smartphone e rivenderli: il distributore automatico.
Si tratta di una vending machine simile ad un bancomat, chiamata Swappie come l’azienda che l’ha ideata, dove le persone possono lasciare il loro smartphone inutilizzato o acquistarne uno ricondizionato.
La procedura d’acquisto è, invece, molto più semplice: l’utente sceglie lo smartphone che gli interessa, lo paga e riceve subito il dispositivo. Il “nuovo” smartphone, ricondizionato da tecnici professionisti, gode della garanzia di 12 mesi.
Il progetto pilota è partito in Finlandia, dove Swappie è stato installato in 3 centri commerciali a Helsinki, Turku e Tampere e dove sta riscontrando interesse da parte dei consumatori.