10-04-2014 – Va avanti da qualche giorno lo stato di agitazione alla sede Lavazza di Settimo Torinese, lo stabilimento storico in cui viene prodotto il caffè in grani e macinato.
I dipendenti si sono dichiarati non disponibili ad accettare la riorganizzazione del lavoro messa in atto di recente, che ha visto una riduzione del personale all’interno delle linee produttive e l’inserimento nelle stesse di personale non qualificato per quel tipo di mansione.
Già dalla scorsa settimana le agitazioni hanno causato alcune ore di fermo, destinate a continuare dal momento che, secondo personale e sindacati, l’Azienda non intende tornare al modello organizzativo adottato fino a poco tempo fa.
Dal canto suo, Lavazza ha emesso un comunicato in cui afferma:
“Lavazza ha preso una decisione strategica molto importante ponendo l’Italia al centro della produzione, della ricerca e dello sviluppo. In questo percorso il sito di Settimo avrà un ruolo chiave per il successo, come lo è stato nella storia passata. Lavazza è pronta a fare investimenti rilevanti per puntare alla competitività di tutti i propri stabilimenti industriali, ma a Settimo si trova di fronte alla necessità di un cambiamento fondamentale, a una svolta indispensabile per renderli possibili.Tali investimenti non possono infatti prescindere dalla realizzazione anche a Settimo delle condizioni organizzative di cui il gruppo dispone in tutti gli altri siti produttivi, per poter lavorare in modo efficiente con prospettive importanti anche per i lavoratori”.