18-03-2014 – Va avanti da oltre dieci anni il contenzioso tra Saiwa e Barilla relativamente alla parola Oro contenuta nei loro marchi.
Saiwa produce – ed ha registrato – cinque marchi contenenti la parola Oro per contraddistinguere i suoi prodotti di biscotteria: Oro Saiwa, Pacco Oro, Pacco Oro Saiwa e il marchio Oro nazionale ed internazionale. Fatto sta che nel 1996 anche Barilla aveva fatto uso della stessa parola per indicare una nuova linea di pasta, chiamandola “Selezione Oro Barilla”.
Saiwa, allora, decise di portare in tribunale il produttore di pasta dichiarando che il marchio Oro non aveva nessun carattere di novità o di capacità distintiva e, addirittura, richiedendo la verifica di contraffazione dei propri marchi e il riconoscimento di concorrenza sleale.
Barilla, passata al contrattacco, fece ricorso richiedendo la nullità dei marchi della Saiwa e non tutelabilità della parola Oro come segno distintivo.
Dopo vari step, il Tribunale di Milano ha dato ragione a Barilla negando il carattere distintivo della parola Oro, considerata come rafforzativo, e quindi attributo, del marchio.
Saiwa ha proposto ricorso in Cassazione, ricorso respinto con la condanna di Saiwa al pagamento di tutte le spese.
