31-10-2014 – La miglior edizione di sempre: grande affluenza di pubblico professionale su tutte e tre le giornate di evento, convinta e partecipata la risposta all’ampia offerta d’alta formazione professionale e gradita la nuova suggestiva collocazione di TriestEspresso nel Porto Vecchio di Trieste proprio accanto ai magazzini dove veniva movimentato il caffè già nell’800.
La settima edizione della fiera professionale di Trieste (Italia), che ha richiamato 170 selezionati espositori da 20 paesi, ha chiuso con un bilancio tutto positivo.
Sono stati 10.782 i visitatori professionali che da 80 paesi sono giunti in fiera, pertanto continua il trend di crescita ininterrotta dell’evento che segna un +5.3% sui risultati già estremamente positivi del 2012.
TriestEspresso si conferma l’evento dedicato al caffè espresso di riferimento per l’area dei Balcani e per l’Europa Centromeridionale, ma parallelamente aumenta la partecipazione dall’Estremo Oriente e da nuovi mercati. Sempre nutrita la rappresentanza dei coreani, veri entusiasti dell’espresso italiano, mentre si sono registrate presenze da paesi come Malesia, Curaçao, Arabia Saudita, Georgia, Iran, Kazakistan, Azerbaijan, Sud Africa, Nuova Zelanda, Gabon solo per citarne alcuni. Un chiaro segnale che il caffè espresso è sempre più internazionale e prosegue il suo processo di diffusione in tutto il mondo.
I due profili più rappresentati tra i visitatori sono torrefattori, e importatori/distributori di caffè, macchine, macchinari o accessori per la filiera, nel 48% dei casi fanno parte del management dell’azienda e la maggioranza ha un ruolo attivo nelle decisioni d’acquisto: TriestEspresso si conferma, dunque, una manifestazione che attrae visitatori con un profilo molto qualificato o che giungono in fiera proprio per formarsi o aggiornarsi, come nel caso della nutrita presenza dai Paesi Arabi, in particolare Emirati Arabi Uniti, in cerca di formazione sull’espresso, per rispondere alla domanda in crescita del loro mercato interno che ha buone potenzialità specie per il settore del “coffee to go”.
TriestEspresso è stata anche occasione per riflettere sulle dinamiche di mercato grazie all’autorevole partecipazione, tra gli altri, di Robeiro Olivera Silva, executive director ICO che in occasione del convegno inaugurale ha delineato un quadro sul mercato globale: assisteremo a un significativo scostamento dall’arabica al robusta (robusta +6%, arabica -4%) – ha sottolineato – mentre i consumi cresceranno al ritmo del 2% all’anno a spalmarsi sia sui mercati emergenti, che i tradizionali che gli esportatori. Ma molti altri gli approfondimenti settoriali a toccare ulteriori temi caldi, come sul valore e giusto prezzo della tazzina al bar.
La settorialità, la focalizzazione sul business è stata l’arma vincente di questa edizione in cui i workshop e i corsi curati rispettivamente da SCAE, illycaffè e Human Academy sono stati seguiti e molto apprezzati, specie dal pubblico straniero, in alcuni casi volato a Trieste, appunto, appositamente per formasi e aggiornarsi. Non sono mancate note d’originalità, che hanno permesso ai visitatori di scoprire anche il territorio e le sue bellezze come la magica esperienza di degustare un ottimo espresso nella Grotta Gigante, la grotta naturale più grande visitabile al mondo.
Senz’altro bella e piacevole, con molte iniziative interessanti e valide professionalmente, peccato alcune cadute di stile che si potevano evitare.