L’aliquota confermata è di 0,80 euro per euro chilogrammo (800 euro a tonnellata) sul peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati generati in ogni Stato membro. Il calcolo viene fatto in base alla differenza tra il peso dei rifiuti di imballaggio di plastica in uno Stato membro in un determinato anno e il peso dei rifiuti di imballaggio di plastica riciclati nello stesso anno, determinato a norma della direttiva 94/62/CE.
L’obiettivo è che ogni Stato membro fornisca un incentivo a ridurre il consumo di prodotti di plastica monouso, promuovendo il riciclo e dando così impulso all’economia circolare.
Per conseguire questi obiettivi e rivalersi dell’accisa, gli Stati membri saranno liberi di adottare ogni misura necessaria al conseguimento della riduzione dei consumi di plastica e dell’innalzamento della quota dei rifiuti recuperati e riciclati.
Per alcuni Stati in difficoltà, si è deciso per un calcolo forfettario che per l’Italia è stato fissato a 184 milioni di euro.