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Una app sullo smartphone localizza il dipendente esterno

10-11-2014 – Con due decisioni del garante della privacy (n. 401 dell’11 settembre 2014 e n. 448 del 9 ottobre 2014), due società telefoniche sono state autorizzate a utilizzare, senza necessità di acquisire il consenso del dipendente, i dati di localizzazione geografica, rilevati da un’app attiva sugli smartphone in dotazione ai lavoratori, ma con una serie di cautele.
Prima fra tutte la trattativa sindacale, prevista dall’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, preventiva all’installazione di sistemi da cui possa derivare un controllo a distanza dei lavoratori.
In materia si contrappongono le esigenze produttive dell’impresa di coordinare meglio gli interventi dei dipendenti (per esempio tecnici chiamati a interventi sul territorio) e di tutela della sicurezza dei dipendenti stessi, e dall’altro lato la tutela della riservatezza.
Lo smartphone, per le proprie caratteristiche, è destinato a seguire la persona che lo possiede, senza distinzione tra tempo di lavoro e tempo di non lavoro. Il trattamento dei dati di localizzazione può presentare, quindi, rischi specifici per la libertà, i diritti e la dignità del dipendente. Il bilanciamento viene stabilito imponendo le seguenti precauzioni:
– le uniche informazioni a disposizione dell’impresa devono essere i dati di geolocalizzazione, mentre è vietato l’eventuale trattamento di dati ulteriori, come il traffico telefonico, gli sms, la posta elettronica o altro.
– sul dispositivo un’icona, ben visibile, deve indicare che la funzionalità di localizzazione è attiva.
– il trattamento dei dati in tempo reale è ammesso solo in presenza di situazioni di emergenza o di pericolo per il dipendente, o altre simili, da individuare con apposite policy aziendali.
– i dipendenti devono effettuare periodicamente la pulizia dei dati memorizzati e la società deve effettuare la notifica al Garante (articolo 37 del codice della privacy).
– i dipendenti devono ricevere l’informativa, e, in particolare, devono sapere quando è consentita la disattivazione della funzione di localizzazione nel corso dell’orario di lavoro.

Fonte: Italia Oggi

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