A risolvere positivamente la situazione è stato l’accordo con i due nuovi investitori: la cooperativa torinese Spes, che rileverà il ramo d’azienda che produce il cioccolato e il torrone, e l’imprenditore Giordano Emendatori, che rileverà il ramo relativo ai preparati per i gelati.
L’attività dello stabilimento piemontese è già ripreso alla fine di luglio, soprattutto per i prodotti più richiesti in vista del prossimo Natale, il che ha permesso di richiamare la forza lavoro, 110 persone per lo più in cassa integrazione.
Questa notizia fa ben sperare nel futuro, anche se non rappresenta ancora la garanzia di un ritorno ai tempi d’oro dell’azienda dolciaria, vera eccellenza della tradizione italiana (e piemontese) del cioccolato.
Come riferito dai sindacati l’accordo “ha finalmente permesso di avviare il giusto percorso per il salvataggio industriale dello stabilimento di Novi Ligure, per i quali le lavoratrici e i lavoratori hanno lottato per quasi un anno… non si può ancora dire che la Pernigotti sia salva, ma certamente è stato compiuto il primo passo per andare nella direzione dell’occupazione di tutti gli addetti sul territorio.”
Il closing dell’operazione è atteso per la fine di questo mese di settembre.