Molto raramente ci si trova di fronte a documenti di questo genere, considerata la generale tendenza (soprattutto nelle scuole) di vietare questo o quel prodotto – ultimamente acqua in bottiglia, monouso di plastica ecc – e di lasciare un po’ a se stesso il servizio ristoro automatico.
In questo caso, invece, l’amministrazione scolastica sembra considerarlo come parte importante della giornata scolastica, purché ci si attenga a determinate e ragionevoli regole.
Ad esempio, si legge nella circolare:
• A tutti gli alunni della scuola minori di 16 anni è fatto divieto di utilizzare i distributori di bevande calde, quali il caffè.
• A tutti gli studenti è permesso di utilizzare i distributori di bevande fredde e di alimenti.
• Le bevande devono essere consumate nei pressi del distributore. Non è permesso sostare nei pressi del distributore oltre il tempo strettamente necessario per la consumazione e creare situazioni di confusione e disordine che rendano impossibile l’ordinato e sereno svolgimento delle attività didattiche.
• La consumazione deve essere fatta prestando estrema attenzione a non sporcare e depositando i materiali di scarto negli appositi contenitori posti nei pressi del distributore.
• È fatto divieto assoluto di portare bevande in aula. In caso di infrazione, l’insegnante è autorizzato al sequestro e ad annotare la violazione sul registro elettronico.
• È assolutamente vietato manomettere o comunque utilizzare in maniera impropria il distributore al fine di conservarne la funzionalità e la sicurezza di utilizzo. La violazione comporterà per lo studente l’obbligo di pulizia degli spazi sporcati, sotto la vigilanza del collaboratore scolastico e l’obbligo del risarcimento del danno prodotto.
Quello del De Sanctis di Avellino ci sembra un bell’esempio di rispetto del lavoro del gestore e di spirito di collaborazione per mantenere il servizio in buona efficienza, nonché un buon sistema di responsabilizzazione degli studenti.