14-04-2016 – Le problematiche che devono affrontare i produttori di latte, stretti nella morsa di normative europee penalizzanti, sono ben note e mettono a dura prova il comparto, che spesso palesa il proprio malessere con manifestazioni di piazza e proteste nelle sedi di competenza.
Di recente è toccato ai produttori di latte genovesi che si sono visti rifiutare l’acquisto da parte della Parmalat, un danno notevole per gli allevatori delle valli genovesi vicino ai quali, però, si sono subito schierate istituzioni locali e privati cittadini, pronti ad individuare circuiti distributivi che possano favorire lo smaltimento dei quantitativi di latte che andrebbero persi.
L’idea è quella di dare alla produzione uno sbocco diretto sul territorio attraverso i distributori automatici di latte fresco, una soluzione tra l’altro sostenibile che amplierebbe la possibilità di approvvigionarsi di prodotti a Km. 0.
Il presidente del Municipio Medio Ponente Giuseppe Spatola ha così spiegato:
“Ho preso contatti con il sindaco e gli allevatori di Rossiglione. I municipi genovesi sono pronti a collaborare con tutti i produttori: sia per agevolare l’installazione dei distributori, sia, nel frattempo, per distribuire il latte. Non si può buttar via una risorsa così preziosa”.
Al momento sono numerose le offerte di circoli, associazioni e anche punti vendita per ospitare i distributori automatici di latte fresco.
