Facciamo un salto indietro a Venditalia 2015 per riproporre il progetto Vending Zone, illustrato nell’intervista da Bruno Mazzoleni, presidente della compagnia di gestione Serim srl, un progetto di cui abbiamo già parlato sia nelle News di questo portale che nelle pagine della nostra rivista bimestrale Vending News.
Vending Zone è un progetto di sana alimentazione destinato alle scuole superiori, che segue i dettami delle ASL e coinvolge direttamente famiglie e istituzioni scolastiche, offrendo a quest’ultime il proprio contributo affinché si possano svolgere all’interno delle scuole e in maniera concreta programmi di sana alimentazione.
Le scelte degli studenti al distributore automatico non vengono affidate alla disponibilità dei prodotti nelle macchine e/o, laddove nei distributori vengano proposte referenze “sane” in compresenza con i prodotti tradizionali, alla maggiore attrattività di alcuni rispetto agli altri: una lattina di Coca-Cola ha molte più chance di una bottiglia d’acqua!
I distributori automatici Vending Zone propongono esclusivamente prodotti sani, a basso contenuto di zucchero, sale e grassi, acquistabili attraverso una card che registra gli acquisti del singolo studente senza che questi ne debba effettuare il pagamento. Collegandosi al sito www.vendingzone.it, a fine mese i genitori possono controllare quanto i figli hanno consumato e pagare con addebito su carta di credito.
Come si vede si tratta di un progetto di sana alimentazione “diverso” da quelli finora proposti, che sta trovando buoni riscontri sia da parte delle famiglie che delle istituzioni scolastiche e che riuscirà con ogni probabilità ad orientare i ragazzi verso scelte alimentari più consapevoli.
Tutti i dettagli nell’intervista con Bruno Mazzoleni che invitiamo a seguire cliccando sull’immagine!
Due problemi insormontabili:
1) i ragazzi non mangiano prodootti salutistici, se non si introducono i prodotti proposti dalla televisione nei d.a. li portano da casa
2) i ristorni che date alle scuole !!! come fate a darli se non fate erogazioni perchè i prodotti a basso contenuto calorico non si vendono ?