Venditalia Worldwide Vending Show, in programma dal 25 al 28 maggio 2022 a Fiera Milano è pronto a scendere in campo e apre da settembre le iscrizioni alle aziende del settore che puntano alla ripresa dopo il periodo complesso che il vending si lascia alle spalle.
La manifestazione offrirà uno spaccato completo delle tecnologie del settore, dando spazio anche all’innovazione Made in Italy: i distributori automatici sono un prodotto della tecnologia italiana, apprezzata in tutto il mondo. I fabbricanti italiani di vending machine sono, infatti, leader a livello mondiale con circa il 70% della produzione esportata.
Venditalia Worldwide Vending Show sarà caratterizzato poi da un’ampia pluralità di voci e di esperienze, garantita da partnership con associazioni europee e gruppi editoriali che sosterranno la manifestazione.
Ed un trade show così fortemente orientato al futuro non poteva che essere ospitato da un quartiere che si è già proiettato nella dimensione phygital, fisica e digitale insieme. Infatti, Venditalia, all’interno del quartiere Fiera Milano potrà godere di servizi innovativi: il digital signage permetterà di gestire in maniera immediata i flussi di visitatori con informazioni immediatamente fruibili in tutto il quartiere e una nuova App proporrà strumenti nuovi che vanno dal wayfinding alla mappa 3D, fino alla possibilità di prenotare e pagare servizi come il parcheggio o il pranzo. Inoltre, l’innovativo catalogo Expo Plaza, offrirà un’occasione in più alle imprese per mostrarsi e trovare nuove occasioni di business.
UN SETTORE RESILIENTE
Con 822mila distributori presenti solo sul territorio nazionale, l’Italia ha la più ampia rete distributiva alimentare automatica d’Europa. Il nostro Paese è primo in Europa per numero di vending machine installate, seguito da Francia (600 mila), Germania (579 mila) e Gran Bretagna (412 mila).
Il fatturato del settore in Italia tra mercato automatico e mercato del porzionato, nel 2019 valeva complessivamente 2,3 miliardi di euro ed erogava 6 miliardi di consumazioni.
Secondo CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, nel 2020 il comparto è arrivato a perdere complessivamente il 30% del valore rispetto al 2019, con punte fino al 60% del fatturato nel periodo del lockdown. A pesare sulle condizioni del settore è stato il forte calo delle consumazioni nei luoghi dove il vending è più forte: uffici, fabbriche, scuole e università dove smart working, cassa integrazione e didattica a distanza hanno contratto i consumi.
Ma il settore, anche nel periodo di difficoltà non si è fermato, puntando sull’innovazione, sviluppando ulteriormente sistemi di pagamento cashless e contactless, e tecnologie per la sicurezza e continuando anche nel cammino verso la sostenibilità della filiera.